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Come le imprese del Nordest hanno superato il post-pandemia

Stando al Performance Company 2021, l’analisi stilata da Adacta Advisory su crescita, profittabilità e patrimonio tra il 2018 e il 2020 su 33.700 aziende del Nordest, le aziende sono uscite dal periodo post-covid non solo maggiormente patrimonializzate, ma anche più liquide e solide.

I ricavi

Il valore complessivo dei ricavi si attesta a 500 miliardi circa, di cui 285 nel solo Nordest, con un indebitamento, in lieve calo rispetto al 2019, di 35,6 miliardi.
Per quanto riguarda invece la liquidità, questa è salita a 35 miliardi contro i 25 pre pandemic ed una redditività complessiva di 24 miliardi di EBITDA, pari quindi all’8,5% dei ricavi.

Un distinguo

Se durante questo periodo da una parte c’è chi è stato in grado di performare, dall’altra c’è chi è stato letteralmente affossato dalla pandemia. È stato il caso del settore del leisure, con perdite nei ricavi nell’ordine del 40%, ma anche del settore manifatturiero che attesta le proprie perdite al 10% con il tessile e l’automotive in primis.

Altri settori – spiega Paolo Masotti, AD di Adacta Advisory – hanno sofferto in maniera ridotta, come l’alimentare, ed altri ancora sono addirittura cresciuti, come l’ICT ed il farmaceutico. GDO ed e-commerce infine hanno visto i propri ricavi crescere rispettivamente del 7,5 e 8%.

Il ruolo del governo

Le manovre governative hanno avuto come effetto una riduzione del costo del personale pari a 3 miliardi, ma soprattutto – sottolinea Masotti – queste manovre hanno permesso di rivalutare gli attivi di 30 miliardi, con un aumento del valore pari al 10% e apparendo così, anche agli occhi delle banche, più solide e forti.

La classifica

La prima provincia per ricavi risulta essere Verona (62 mld. aggregati nel 2020), seguita da Vicenza (41 mld.), Treviso (39 mld.) e Modena (34 mld.).

Materiali: