Cosa cambia con il decreto legge per bonus edilizi, crediti d’imposta investimenti 4.0 e R&S, ravvedimento speciale e molto altro
Nel nostro Alert n. 6, riassumiamo alcune novità contenute Decreto Agevolazioni fiscali. In particolare vediamo cosa cambia in materia di:
superbonus e bonus edilizi, con l’ulteriore inasprimento del blocco delle opzioni per la cessione del credito e il c.d. sconto in fattura, la preclusione alla “remissione in bonis” relativamente alle spese sostenute dal 2023, l’introduzione di un obbligo di comunicazione delle spese agevolabili che si prevede di sostenere nel 2024 e nel 2025, il divieto di compensazione in F24 dei crediti d’imposta per bonus edilizi in presenza di ruoli scaduti superiori a € 10.000
fruizione del credito d’imposta per investimenti 4.0 e dei crediti R&S, con l’introduzione della necessità di effettuare alcune comunicazioni al Ministero delle Imprese e del made in Italy e la sospensione dell’utilizzo in compensazione di alcuni codici tributo
divieto di cessioni ulteriori rispetto alla prima, nonché l’estensione delle norme antifrode già previste per i bonus edilizi, per i crediti d’imposta da “super ACE”
riapertura dei termini per fruire del ravvedimento operoso speciale, con la previsione del termine perentorio del 31/5/2024 per il pagamento delle prime 5 rate e per la rimozione delle violazioni in merito alle violazioni commesse sino all’anno 2021, e con la proroga dal 31/3/2024 al 31/5/2024 per la rimozione della violazione e per il pagamento delle somme/prima rata, per le violazioni commesse relativamente all’anno 2022
divieto di compensazione per ruoli scaduti superiori a € 100.000 operante dall’1/7/2024. Si prevede tra l’altro che ciò non operi se è in essere una dilazione dei ruoli.